About This Project

Si può mettere in relazione il mondo intimo, quello delle nostre ossessioni, dei nostri desideri, con il mondo del visibile? Da questo quesito ha origine la mia ricerca artistica che attraverso ritratti effimeri e delicati, disegna figure femminili dallo sguardo sfuggente e dall’anima inaccessibile, disegna volti dalla bellezza ideale che tendono a un desiderio di riscoperta e disvelamento. Sono donne sospese in “non luoghi” che muovono la nostra curiosità creando nel contempo una connessione forte e un dialogo serrato con lo spettatore a cui viene sussurrato “Chiudi gli occhi e guarda, osserva il mondo come se fosse un sogno e fatti guardare”.


Can we relate the intimate world, the one of our obsessions and desires, with the visible world? This question is the starting point of my artistic research, which through ephemeral and delicate portraits draws feminine figures with elusive look and inaccessible soul, faces of ideal beauty tending to a rediscovery and unveiling desire. They are women suspended in “non-places” who tickle our curiosity creating at the same time a strong connection and a close dialogue with the spectator -to whom it is whispered: “Close your eyes and look, observe the world like it was a dream and let us look at you”.

 

testo critico a cura di Chiara Serri | CSArt, Reggio Emilia

  E immersi noi siam nello spirto Silvestre, d’arborea vita viventi

[Gabriele D’Annunzio, da La pioggia nel pineto]

 

Per Cetti Tumminia – artista modenese classe 1977 – l’arte è disciplina solitaria, epifania dello spirito, profonda introspezione che sfocia in un sentimento panico, in una completa fusione tra uomo e natura. Così come nella poesia La pioggia nel pineto di Gabriele D’Annunzio il volto della donna amata dal poeta si trasforma in una foglia boschiva adornata di chiare ginestre, allo stesso modo nelle opere di Cetti Tumminia il virtuosismo della grafite conduce lo spettatore in una dimensione onirica, ove la figura femminile diviene potenza divina, metafora stessa dell’arte che si rinnova. Le trame emotive – e pittoriche – dell’artista si fondono con il suono della natura in una narrazione che dal particolare muove verso l’universale, fino a rivelare l’essenza della realtà. Lasciata da parte l’idea tradizionale di ritratto, inteso come fedele (o ideale) rappresentazione delle fattezze di un individuo, Cetti Tumminia scrive, di opera in opera, le pagine di un diario privato che trova eco in una dimensione collettiva, dando voce a sentimenti e stati d’animo ascrivibili al vivere contemporaneo. Tante alterità che confluiscono in un’identità liquida, frammentata, non del tutto risolta, in un’apparizione Effimera (questo il titolo di una delle principali serie in esposizione) che si solleva momentaneamente dal fondo per poi rituffarsi nel normale fluire delle cose. Non a caso, i fondali suggeriscono in genere un’idea di movimento, di michelangiolesco non-finito, attraverso il quale stabilire un possibile contatto con l’Assoluto. Le opere di piccole e medie dimensioni presentate alla Galleria 8,75 Artecontemporanea, tutte realizzate dal 2017 al 2019, sono accomunate dal soggetto – la figura femminile –, ma anche dalla scelta della carta come materiale d’elezione, di volta in volta lavorata a grafite, matite colorate e PanPastel, così come attraverso l’applicazione di stucchi successivamente incisi e graffiati. Materia come memoria che, specialmente nei lavori appartenenti al ciclo Dissolvenze, sembra alludere al bianco e nero fotografico, appreso da Cetti Tumminia nella camera oscura del padre, o ancora agli effetti drammatici del teatro (di cui l’artista ha fatto lunga esperienza), fino al nero profondo, ottundente, che sottrae l’immagine al consueto fluire del tempo, rendendola eterna. E il tema del tempo ritorna, infine, nelle decorazioni floreali che ricorrono in numerose opere. Motivi appresi dalla mano della madre e riprodotti con grande cura e perizia sulla carta. Punzoni che corrono lenti sugli stucchi. Solchi sottili ottenuti attraverso la rimozione delle paste. Fiori di campo, lillà e peonie. Foglie che diventano chiome su volti molli di pioggia, d’arborea vita viventi…

Title

Effimera | 1

Size

cm 25 x 25 x 1.4

Technic

Mista: grafite, stucco, matita nera, pastelli morbidi, incisione manuale | Carta su legno - Mixed media: graphite, plaster, black pencil, soft pastels, manual engravings | Paper on wood

Status

Collezione privata - Private collection

Date
Category
Disegni, ritratto d'autore | tecnica mista, su carta | legno