Si può mettere in relazione il mondo intimo, quello delle nostre ossessioni, dei nostri desideri, con il mondo del visibile? Da questo quesito ha origine la mia ricerca artistica che attraverso ritratti effimeri e delicati, disegna figure femminili dallo sguardo sfuggente e dall’anima inaccessibile, disegna volti dalla bellezza ideale che tendono a un desiderio di riscoperta e disvelamento. Sono donne sospese in “non luoghi” che muovono la nostra curiosità creando nel contempo una connessione forte e un dialogo serrato con lo spettatore a cui viene sussurrato “Chiudi gli occhi e guarda, osserva il mondo come se fosse un sogno e fatti guardare”.
Can we relate the intimate world, the one of our obsessions and desires, with the visible world? This question is the starting point of my artistic research, which through ephemeral and delicate portraits draws feminine figures with elusive look and inaccessible soul, faces of ideal beauty tending to a rediscovery and unveiling desire. They are women suspended in “non-places” who tickle our curiosity creating at the same time a strong connection and a close dialogue with the spectator -to whom it is whispered: “Close your eyes and look, observe the world like it was a dream and let us look at you”.